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Accessibilità dei Siti Web: cosa prevede la nuova legge in Italia e chi deve adeguarsi

Accessibilità dei Siti Web: cosa prevede la nuova legge in Italia e chi deve adeguarsi

L’accessibilità web è un tema sempre più rilevante, e con l’entrata in vigore della nuova normativa in Italia, le aziende devono adeguarsi per garantire che i loro siti siano accessibili a tutti gli utenti, inclusi quelli con disabilità. In questo articolo, analizziamo gli obblighi previsti dalla legge, chi deve rispettarli e come rendere un sito web conforme.

Cosa prevede la nuova legge sull’ Accessibilità dei Siti Web?

La normativa italiana sull’accessibilità si allinea alla Direttiva Europea (UE) 2019/882, nota come “European Accessibility Act” (EAA), che impone nuovi standard per garantire che i prodotti e servizi digitali siano accessibili a tutti gli utenti, in particolare a quelli con disabilità. Le aziende dovranno rendere i loro siti web, e-commerce, app mobili e strumenti digitali conformi agli standard internazionali WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) 2.1 almeno a livello AA.

Date di Entrata in Vigore

28 giugno 2025: termine ultimo per adeguarsi agli obblighi previsti dalla legge.

Chi deve rispettare la nuova normativa sull’ Accessibilità?

L’obbligo di adeguarsi alla normativa ricade su diverse categorie di aziende e enti, tra cui:
1. Settore pubblico: tutti i siti della Pubblica Amministrazione, incluse scuole, università, ospedali e aziende a partecipazione pubblica.
2. Aziende private di grandi dimensioni: qualsiasi impresa con oltre 250 dipendenti o con un fatturato superiore a 40 milioni di euro annui.
3. Fornitori di servizi essenziali: banche, assicurazioni, telecomunicazioni e servizi digitali.
4. Aziende che operano nel settore dell’e-commerce: qualsiasi sito web o app che vende beni o servizi online, indipendentemente dal settore, escluse le microimprese (aziende con meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 2 milioni di euro).
5. Startup e PMI: anche se non sempre obbligate, è fortemente consigliabile adeguarsi per migliorare l’esperienza utente ed evitare future problematiche normative.

Cosa significa rendere un Sito accessibile?

L’accessibilità web implica una serie di interventi tecnici e di design per garantire che tutti gli utenti, compresi quelli con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive, possano navigare e utilizzare il sito senza difficoltà. Alcuni dei principali interventi includono:
Testi alternativi per le immagini: tutte le immagini devono avere un testo descrittivo per chi utilizza lettori di schermo.
Contrasto colori adeguato: per garantire la leggibilità dei testi.
Navigazione da tastiera: il sito deve essere navigabile senza l’uso del mouse.
Sottotitoli nei video: per gli utenti con disabilità uditive.
Struttura chiara e intuitiva: utilizzo di titoli, elenchi e link ben definiti per facilitare la comprensione.
Compatibilità con screen reader: ottimizzazione del codice HTML e ARIA per supportare i software di lettura dello schermo.

Quali sono le sanzioni per chi non si adegua?

Le aziende che non si conformano alla normativa rischiano sanzioni amministrative e legali. L’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) e altri enti preposti potranno effettuare controlli e segnalare le violazioni.
Le sanzioni possono includere:
– Multe amministrative fino a decine di migliaia di euro, a seconda della gravità della violazione.
– Obbligo di adeguamento entro termini stabiliti dalle autorità.
– Possibili azioni legali da parte degli utenti danneggiati.

Come adeguare il proprio Sito Web

Le aziende devono adottare una strategia chiara per rendere i loro siti conformi alla normativa sull’accessibilità. Ecco i passi principali:
1. Audit di Accessibilità: valutare lo stato attuale del sito con strumenti di analisi e test automatici.
2. Interventi Tecnici e di Design: implementare le modifiche necessarie per conformarsi alle WCAG 2.1.
3. Test con utenti realmente diversificati: coinvolgere persone con disabilità per testare l’usabilità del sito.
4. Dichiarazione di accessibilità: pubblicare un documento ufficiale che descriva il livello di conformità e gli eventuali miglioramenti in corso.
5. Monitoraggio Continuo: l’accessibilità non è un intervento una tantum, ma un processo continuo che richiede aggiornamenti e manutenzione periodica.

Conclusione

Adeguarsi alla nuova normativa sull’accessibilità non è solo un obbligo legale, ma un’opportunità per migliorare l’esperienza utente e ampliare il pubblico potenziale. Un sito accessibile garantisce maggiore inclusività e un vantaggio competitivo, oltre a evitare sanzioni. Se hai un’azienda o gestisci un sito web e vuoi sapere come adeguarti alle nuove regole, contattaci: possiamo aiutarti a rendere il tuo sito accessibile e conforme alla normativa vigente.