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Microsoft svela 8, il nuovo Windows che punta anche ai tablet |
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Come promesso, questa settimana Microsoft ha mostrato Windows 8, la nuova versione del sistema operativo per pc anche destinato a tablet e, perché no, agli smartphone. Una piattaforma polivalente, che impara dai desktop, matura sui notebook e si prepara al grande salto delle tavolette multimediali, oggi un po' allergiche a Windows 7. Intolleranza che però non gli ha impedito di essere venduto in 450 milioni di copie in tutto il mondo, così che oggi Seven, stando a quanto dice la società di Redmond, vanta un maggior numero di utenti di XP. Il gran debutto di Otto è avvenuto al Build, la conferenza dedicata agli sviluppatori che si sta tenendo ad Anaheim, California. Un evento importante, che lancia Microsoft in un autunno caldo, con l'arrivo a breve dell'atteso aggiornamento Mango (7.5) per Windows Phone che farà da fionda alle presentazioni dei modelli di Nokia basati proprio su questo Os. Vale la pena di citarlo, perché 8 è figlio dell'attuale sistema operativo per smartphone. Quantomeno nell'estetica curata ed elegante dei menu denominati Metro. Anche sui computer, siano essi portatili o tablet, compaiono i comodi (e belli) Live Tile e tutte le funzioni sono a portata di touchscreen, come dire che finalmente Microsoft ha capito che il futuro è in punta di dito e non intende perdere ulteriore tempo per proporre una soluzione allo stato dell'arte. Sì, perchè sulle tavolette multimediali Windows 8 riesce a dare il meglio di sé: lo dimostra il prototipo firmato da Samsung (come ampiamente previsto dalle anticipazioni di settimana scorsa). Ma non è una vera e propria rivoluzione, bensì un'evoluzione dei concetti introdotti in 7, lasciati maturare alla luce dei cambiamenti di mercato e ora sapientemente rivisti e riorganizzati sotto forma di un'interazione al tocco che ricopre del tutto, o quasi, il classico desktop. Il tutto senza tagliare i ponti con il già noto: le applicazioni continuano a funzionare senza problemi, così promettono i portavoce della società di Redmond. Bisognerà solo abituarsi a non vedere più le classiche finestre e la barra del tasto Start, soppiantati da qualcosa di nuovo. Inoltre, anche per Microsoft è giunto il momento di passare dall'applicazione all'app, così come sta già facendo Apple con Lion, nel quale anche l'ormai "vetusto" concetto di software viene soppiantato dalla più agile filosofia di programma scaricabiel da uno store. Ci sarà quello per Windows 8, lasciando le gioie e dolori delle installazioni a un tempo remoto però tanto caro agli affezionati dell'industria informatica di altri tempi. Un'evoluzione, dicevamo, in meglio perché lo scopo princiale è semplificare, concetto profuso in ogni parte, dalla gestione dell'hardware fino proprio all'uso quotidiano. Un'impostazione che probabilmente sarà ostica a chi ama mettere mano a Windows, tuttavia un passo essenziale per adeguarsi a una logica tutta nuova di computer, anche in questo caso per allinearsi ai paradigmi ormai dominanti imposti da smartphone e tablet. Si tratta di imparare a lavorare in modo nuovo ma con più informazioni che arrivano nella direzione dell'utente in modo quasi automatico, senza quasi più stimolare il pc a fornirle. «Diventerete dipendenti dall'utilizzo di questi prodotti», dice Steven Sinofsky, presidente della divisione Windows & Windows Live nel presentare il tablet animato da un motore Arm (ma funzionerà anche sui tradizonali processori x86), lo stesso oggi impiegato su cellulari intelligenti e tavolette multimediali. Due le parole d'ordine perché ciò succeda: interfaccia "veloce e fluida", ottenuta prendendo a piene mani dalle risorse fornite da Html5. Insomma, l'idea di fondo è che Microsoft stia cercando di semplificare l'approccio e di illuminare il proprio brand con una luce diversa da quella finora utilizzata, forse proprio allo scopo di arrivare a giocare sullo stesso terreno di Apple. Si profila così un cambiamento radicale, nel quale non ci sono più le due forze contrapposte, ma due idee differenti per soddisfare le eisgenze degli utenti. Oggi come oggi, sarebbe già una bella conquista che al centro ritornino proprio i bisogni mutati e in continuo aggiornamento dei consumatori. Che avranno un'esperienza unificata perché Windows 8 si propone come sistema "all around", cioè presente uguale su device eterogenei. Tutti i produttori sono già pronti, ai nastri di partenza, per cogliere queste nuove opportunità. Anche perché Android 3.x non sta convincendo fino in fondo: il sistema operativo di Google è eccellente sugli smartphone ma non così esaltante sui tablet. Si attendono miglioramenti dal prossimo Android 4. Microsoft vuole alzare ulteriormente l'asticella. I vari Intel, Nvidia, Amd, Qualcomm e Texas Instrument sono pronti a essere coinvolti nella nuova sfida lanciata da Otto. Come? Ecco già un esempio, il tablet Samsung 700T, con Intel i5 a 1,6 GHz, display da 11,6", connettività 3G e peso inferiore al chilogrammo. Un pc tuttofare dal form factor a tavoletta. Che in un prossimo futuro sparisca la differenza tra notebook, netbook, ultrabook e tablet e il tutto si conformi in un concetto di "computer mobile"? Forse sì, se si considera che Apple ci sta già ragionando, Microsoft sta gettando le basi con Otto e per Google è una sfida già in atto. E' solo questione di tempo e qualcuno ha già indicato la data della fine del mondo dei pc: il 2015. |
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